Description
«C’è un che di straordinario in Alain de Botton. Combatte la guerra contro il conformismo con armi e tattiche tutte sue: è erudito ma non minaccioso, ha curiosità e sensibilità. Guida il lettore verso la piena comprensione delle cose, miscelando la giusta dose di forza espressiva e moderazione. Architettura e felicità possiede tutti gli elementi di questa formula vincente.»
THE INDEPENDENT
Se riteniamo che la qualità dell’ambiente in cui viviamo sia fondamentale per il nostro benessere, non possiamo non interrogarci sul rapporto tra architettura e felicità. Ma da dove cominciare? Oggi, a differenza dei secoli passati, siamo consapevoli dell’impossibilità di individuare una misura del bello assoluta e riproponibile all’infinito, senza tener conto delle tradizioni locali e della sensibilità dei committenti. Se le ville palladiane rappresentano un ineguagliato modello di equilibrio architettonico, una recente villa costruita a Londra secondo gli stessi canoni suscita più sconcerto che ammirazione. E non erano affatto contenti i signori Savoye, per cui Le Corbusier progettò la famosa villa di Poissy: il capolavoro dell’architetto modernista si rivelò ben presto inabitabile. D’altro canto, invece, accostamenti inediti di forme, materiali e stili possono essere fonte di piacere e serenità. Attraverso una ricca casistica e insieme facendo ricorso alla verve del narratore, De Botton indaga, nella molteplicità delle sue sfaccettature, l’influenza del design sull’essere umano, design che suscita sensazioni e riflessioni, modifica l’umore, fornisce stimoli al miglioramento. Imparando a ritrovare in edifici e oggetti doti e qualità presenti anche nell’uomo avremo dunque l’occasione di conoscere meglio noi stessi. È questa, dopotutto, la fonte della vera felicità.
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Se riteniamo che la qualità dell’ambiente in cui viviamo sia fondamentale per il nostro benessere, non possiamo non interrogarci sul rapporto tra architettura e felicità. Ma da dove cominciare? Oggi, a differenza dei secoli passati, siamo consapevoli dell’impossibilità di individuare una misura del bello assoluta e riproponibile all’infinito, senza tener conto delle tradizioni locali e della sensibilità dei committenti. Se le ville palladiane rappresentano un ineguagliato modello di equilibrio architettonico, una recente villa costruita a Londra secondo gli stessi canoni suscita più sconcerto che ammirazione. E non erano affatto contenti i signori Savoye, per cui Le Corbusier progettò la famosa villa di Poissy: il capolavoro dell’architetto modernista si rivelò ben presto inabitabile. D’altro canto, invece, accostamenti inediti di forme, materiali e stili possono essere fonte di piacere e serenità. Attraverso una ricca casistica e insieme facendo ricorso alla verve del narratore, De Botton indaga, nella molteplicità delle sue sfaccettature, l’influenza del design sull’essere umano, design che suscita sensazioni e riflessioni, modifica l’umore, fornisce stimoli al miglioramento. Imparando a ritrovare in edifici e oggetti doti e qualità presenti anche nell’uomo avremo dunque l’occasione di conoscere meglio noi stessi. È questa, dopotutto, la fonte della vera felicità.
Biographical notes
Alain de Botton è nato in Svizzera nel 1969, ha studiato a Cambridge e vive attualmente a Londra. I suoi libri, Esercizi d’amore, Il piacere di soffrire, Cos’è una ragazza, Come Proust può cambiarvi la vita, Le consolazioni della filosofia, L’arte di viaggiare, L’importanza di essere amati, Architettura e felicità, Lavorare piace, Una settimana all’aeroporto, Del buon uso della religione, Come pensare (di più) il sesso, L’arte come terapia (insieme a John Armstrong), News. Le notizie: istruzioni per l’uso, Il corso dell'amore e Un'educazione emotiva (con la School of Life) sono pubblicati in Italia da Guanda. Il suo sito internet è: www.alaindebotton.com