Description
La sala d'attesa di una stazione ferroviaria avvolta da una tempesta di neve; un sogno improvvisamente ricordato; una classe di bambini autistici; una casa silenziosa con un gatto in una scatola: piccole situazioni comuni, nelle quali i personaggi delle storie di Zivkovic sono colti nella loro normalità, fatta di abitudini, ricordi, drammi, trasalimenti, speranze, piccoli rituali e ossessioni. Istantanee di vita. Poi, all'improvviso, risuona una musica: un cd, un violino, un carillon senza valore, una piccola banda e la trama semplice del giorno si deforma, si spezza, apre paesaggi inattesi. È il mondo, l'universo che parla agli uomini - Dio, forse -, per mostrare il passato dimenticato, una piega nascosta del presente, l'abisso del futuro, l'armonia delle cose. E i personaggi di queste storie - il maestro, la bibliotecaria, il pensionato, il liutaio... - ascoltano e vedono, alcuni sono scossi, altri sorridono, e poi tornano alla loro vita, avendo capito qualcosa in più. Dopo Sei biblioteche, continuano le «storie impossibili» di Zivkovic, piccoli, sorprendenti e raffinati frammenti che compongono un quadro più ampio, in cui tutti, qui o là, finiamo per riconoscerci e per sentirci a casa.
Biographical notes
Zoran Živković è nato nel 1948 a Belgrado. Ha compiuto studi di filologia e teoria della letteratura all’università della sua città, dove, dal 2007, tiene come professore corsi di scrittura creativa. Ha pubblicato numerosi volumi di narrativa e saggistica, con i quali ha vinto diversi premi, tra i quali il World Fantasy Award con Sei biblioteche. Le sue opere sono pubblicate in molti Paesi, tra i quali Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Olanda, Russia, Spagna, Portogallo, Stati Uniti e Stati Uniti.
Il suo blog è zoranzivkovic.wordpress.com.