Description
Chi era Bartolomeo Scappi, cuoco segreto dei papi, cavaliere delGiglio e Comes Palatinus Lateranensis? Questo volume ricostruisce per la prima volta, sulla base di un’ampia ricerca archivistica, la vita del celebre cuoco, descrivendo anche il ruolo e le vicende della Confraternita dei cuochi e pasticceri nella Roma del Cinquecento con la loro chiesa confraternale. Il libro comprende una antologia della monumentale Opera dello Scappi (Venezia, 1570), con le famose ventotto tavole – documento di estremo interesse – che illustrano l’architettura delle cucine e gli «instromenti, ordigni e masserizie» necessari all’esercizio dell’arte del cuoco. La raccolta di ricette per ospiti illustri evidenzia la complessità di una cultura gastronomica aperta alle suggestioni di tutte le regioni italiane, con forte prevalenza delle tradizioni lombarda, romana e napoletana. I magnifici banchetti vengono preparati dallo Scappi attraverso una concezione architettonica dell’arte della cucina: il cuoco è infatti “un giudizioso architetto, il quale, dopo il suo giusto disegno, stabilisce un forte fondamento e, sopra quello, dona al mondo utili e maravigliosi edifizii”. Sontuosità, stupore, potere: ma anche gioia di godere dell’abbondanza con occhi golosi e gustare i cibi senza le rampogne di petulanti dietologi. Segno di una civiltà del convito oggi irrimediabilmente perduta.
Biographical notes
JUNE DI SCHINO, studiosa di storia dell’alimentazione ha realizzato 12 mostre sul tema in Italia e all’estero. Docente presso l’Università di Bologna e Roma Tre, è autrice di numerosi studi e monografie ed editrice di manoscritti inediti. Dal 1990 rappresenta l’Italia al International Food Symposium dell’Università di Oxford che le ha conferito il premio Sophie Coe per Tre Banchetti in onore di Cristina di Svezia, nel 2001. Sempre alla ricerca archivistica delle fonti, si interessa particolarmente alle tematiche legate alla storia del banchetto. Il volume I Fasti del Banchetto Barocco realizzato d’intesa con il Centro Studi per la Cultura e l’Immagine di Roma ha vinto il premio Orio Vergano per la letteratura gastronomica 2006 e il Gourmand International Award (Pechino 2007) per il miglior libro di storia della cucina italiana. Dal 1991 è membro del Centro Studi dell’Accademia Italiana della Cucina.
FURIO LUCCICHENTI (1943) ha scritto numerosi saggi di storia, letteratura,musicologia ed alimentaria riguardanti i secoli XVI, XVII e XVIII. Ha curato pubblicazioni di manoscritti inediti di autobiografie e di viaggi. Ha condotto numerosi studi sul Settecento che è il suo principale interesse e passione.