Description
Secondo l'immagine edificante tanto in voga, la democrazia è il regime in cui culmina la storia umana. Impossibile, in tale prospettiva, figurarsela come una tecnologia del potere fra tante, che serve a governare - rivestita di nobilissimi principi - il pluralismo delle società complesse. Alfio Mastropaolo guarda più realisticamente a questa invenzione straordinaria. Con la finezza concettuale del grande politologo distingue versioni restrittive o estensive, alte o basse, oligarchiche o egualitarie della democrazia, e fornisce il più accurato bilancio delle trasformazioni che negli ultimi decenni hanno interessato il suo funzionamento e la maniera stessa di pensarla. Ne esce un illuminante regesto di smacchi, paradossi, incertezze, svuotamenti, immunizzazioni: dopo la lunga stagione postbellica, durante la quale erano state intensificate le misure per coinvolgere i cittadini nella vita pubblica e alleviare le diseguaglianze sociali, i regimi democratici sono stati ricongegnati in modo da rendere problematiche le politiche inclusive, indebolire le forze che potrebbero sostenerle e ridurre gli ambiti di applicazione delle regole. Opera aperta, irta di ostacoli e lastricata di promesse non mantenute, la democrazia appare oggi ancora più imperfetta e mutevole che in passato. La si potrebbe perfino ritenere una causa persa. Ma non è detto che lo sia per sempre. Dalla politica, ancora una volta, dipende il suo destino.
Biographical notes
Alfio Mastropaolo insegna Scienza politica e Sociologia politica alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Torino. È autore di numerosi saggi, tra cui Antipolitica. Alle origini della crisi italiana (2000), Il Parlamento. Le assemblee legislative nelle democrazie contemporanee (con Luca Verzichelli, 2006). Ha curato Politica in Italia. I fatti dell’anno e le interpretazioni. Edizione 2007 (con Jean-Louis Briquet, 2007) e Oltre il terremoto. L’Aquila tra miracoli e scandali (con Gian Luigi Bulsei, 2011). Presso Bollati Boringhieri ha pubblicato La mucca pazza della democrazia. Nuove destre, populismo, antipolitica (2005).