Description
La ricerca rappresenta un case-study nell’ambito del dibattito sulla regressione dei dialetti in Italia. L’analisi è stata condotta su testi di parlato dialettale raccolti di prima mano da sedici anziani di Monte di Procida, un centro di circa 13.000 abitanti situato nell’estremità occidentale dell’area costiera flegrea. Monte di Procida rappresenta un punto di particolare interesse, sia per le peculiarità dialettali che per alcuni aspetti ‘esterni’, quali la posizione geografica – periferica e sollevata rispetto alla restante area flegrea –, l’originario legame con l’isola di Procida, il forte senso d’identità collettiva e l’apertura verso l’esterno, favorita dalle attività marittime, dalla forte mobilità della popolazione, nonché dal rapporto dinamico con la rete metropolitana e la realtà urbana. Lo studio della variabilità sociolinguistica del dialetto è coniugato con la descrizione di un gruppo di fenomeni di variazione strutturale, che gravitano attorno a processi fonetici di rotacizzazione di – LL –, investendo più categorie morfologiche (articolo, pronomi e aggettivi dimostrativi e pronomi personali obliqui). L’analisi, basata sulla sistematica relazione tra lingua e individuo, mira a mettere in evidenza i gradi diversi di vitalità e di agonismo tra forme conservative e forme innovative, e dunque le dinamiche di conservazione e di cambiamento del dialetto stesso in relazione all’avanzata dell’italiano.