Description
Grazie alla diffusione delle tecnologie, alla maggiore disponibilità di tempo, alla ricchezza prodotta e accumulata con lo sviluppo economico, alla rete globale, le ragioni che avevano favorito la nascita del welfare state così come lo abbiamo conosciuto sono venute meno. Oggi individui e gruppi di interessi hanno il medesimo obiettivo: uno Stato leggero. Siamo di fronte a uno scenario sociale che l’autore definisce con un neologismo: “Olibù”. Una società fatta da oligarchie e tribù che mette insieme i due poli estremi della globalizzazione contemporanea, dove si imparerà a vivere senza welfare e nella quale ciascuno farà per sé. E in questo contesto la “classe della massa”, all’interno della quale sempre più conta l’imponente ammontare di patrimonio individuale, si organizzerà sfruttando le opportunità offerte dai network per formare nuove tribù di interessi. In questo provocatorio pamphlet Edoardo Narduzzi delinea un panorama in forte trasformazione: stiamo vivendo in una società nata dalla caduta del muro di Wall Street dove tutto si rinnova, anche la politica.
Biographical notes
Edoardo Narduzzi , imprenditore, giornalista, scrittore. È presidente di TechEdge, società attiva a livello internazionale nelle tecnologie a supporto dei processi aziendali. Da anni è impegnato nella nascita di imprese innovative specializzate in settori di nicchia dell’Information Technology e dei servizi: risk valuation (EvaBeta); VAS per la mobilità (gruppo NETikos); social network della salute (MyOpenCare); sicurezza mobile (TrustMyPhone). È opinionista di «MF/Milano Finanza» e «ItaliaOggi»; tiene su «Circuits» la rubrica “Aleph”. Ha scritto diversi libri, tra cui, con Massimo Gaggi, La fine del ceto medio e la nascita della società low cost (Einaudi 2006, tradotto in una decina di lingue) e Piena disoccupazione. Vivere e competere nella società del quaternario (Einaudi 2007).