Description
C’è una “storia canonica” della democrazia, che incombe nel pensiero occidentale: racconta che il “governo del popolo” fu inventato dai Greci, poi si eclissò, forse baluginò qua e là in qualche piega della storia d’Occidente, per risorgere infi ne nelle rivoluzioni liberali moderne e dilagare per tutto il pianeta nel tardo Novecento. Questa narrazione è lontanissima dal vero. Se fu democrazia quella dei Greci, lo furono non di meno le forme politiche dei tanti popoli che, in tutte le epoche e in tutti i continenti, si sottrassero al dominio dei regni e degli imperi, praticando, con mille variazioni sullo stesso tema, quello che qui è chiamato il modello fraterno del potere. Il Peristan, quella vasta e impervia regione montuosa fra Hindukush e Karakorum che ospitò le culture dei Kafiri, ha coltivato per millenni questo tipo di forme politiche in un lungo confronto con l’opposto modello paterno dei potentati che lo circondavano, fino a traghettarle vive e vegete sulla scena del terzo millennio.
Biographical notes
Alberto M. Cacopardo è nato a Palermo nel 1952. Dopo il precoce impegno non violento nei movimenti sessantottini, si è laureato con lode al Cesare Alfieri di Firenze, con l’antropologo Carlo Tullio Altan. Sotto l’egida dell’Ismeo/Isiao, ha studiato per decenni i popoli del Peristan, con missioni finanziate dal CNR e dal Ministero degli Esteri. Ha pubblicato libri e articoli scientifici. Ha un dottorato di ricerca dell’Università di Sassari e insegna attualmente Antropologia all’Università di Firenze.