Description
Luogo dell’estate e del divertimento per antonomasia, l’altra faccia di Rimini è invece quella di una quieta dama dell’arte, cui l’obbligo delle committenze e la suscettibilità alle mode forestiere che si sono susseguite nel tempo non hanno impedito di vedere la nascita di capolavori della pittura e dell’architettura. E questo scrigno dei tesori – da Giotto a Demos Bonini, passando per Piero Della Francesca, Cagnacci e Guercino – apparentemente caotico, ma in fondo fortemente connotato, ci viene aperto e raccontato, sia pure sotto forma di “appunti”, dal suo massimo conoscitore: Pier Giorgio Pasini. Il percorso si snoda con chiarezza ed essenzialità, coadiuvato da “ipertesti”a cura di Loris Pellegrini che sottolineano particolari e approfondiscono connessioni, a partire dalle opere di produzione romana – primo tra tutti l’Arco di Augusto – per giungere al primo novecento, periodo in cui si assiste ad una sosta della creazione artistica vera e propria: durante la seconda Guerra, infatti, Rimini viene completamente rasa al suolo e da quel momento in poi l’impegno fondamentale sarà quello di “recuperare” la propria storia artistica.