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Che ne è della politica, in un’epoca che, oltre a essere segnata dalle catastrofiche il XX secolo ha lasciato dietro di sé e da quelle che il XXI non si stanca di minacciare, è afflitta da una complessiva catastrofe del Politico, sempre più svuotato di credibilità e rappresentatività? L’autore ritiene che per rispondere sia necessario fare l’opposto del rifugio nell’attualità che oggi si ritiene il non plus ultra del rinnovamento e dell’intelligenza. A questo chiacchiericcio irreale Fornari contrappone una riflessione mirante a individuare le scaturigini prime della politica e della stessa cultura in esperienze collettive di mediazione, consistenti originariamente nel sacrificio, e capaci di far sorgere da se stesse il mondo. Ad accompagnare lungo questo percorso, oltre a una serie di autori che vi hanno apportato essenziali termini di confronto come Georges Bataille, Simone Weil, Hannah Arendt, René Girard, è il politologo più geniale e controverso del Novecento, Carl Schmitt, del cui pensiero Fornari ricostruisce i nodi cruciali, dalla coppia amico/nemico alle diverse “edizioni” della sua teologia politica. Ma Schmitt è ancor più interessante per il suo coinvolgimento complice e testimoniale nella catastrofe della Germania e in quel che ne è seguito, il nuovo ordine degli esponenti del Bene determinati a spoliticizzare ogni conflitto e a demonizzare ogni opposizione. Schmitt è uscito sconfitto e umiliato da queste esperienze, ma nella lucidità cristiana con cui egli le ha interpretate ci offre il germe per un ripensamento presente e futuro del Politico, dinanzi a un avvenire malcerto in cui l’unica speranza di senso, l’unica mediazione produttrice di mondo starà nel capire le ragioni dei vinti, nel far proprie le difese dell’umanità.
Giuseppe Fornari, docente di Storia della Filosofia all’Università di Bergamo, si dedica allo studio della storia del pensiero nelle sue diverse manifestazioni concettuali e simboliche, sulla base di una teoria genetica della mediazione. Tra le sue opere: Il caso Nietzsche (in collaborazione con Girard, 2002), la monografia su Leonardo La bellezza e il nulla (2005), Da Dioniso a Cristo (2006), Mediazione, magia, desiderio in Leonardo e nel Rinascimento (2012), La conoscenza tragica in Euripide e in Sofocle (2013), Storicità radicale (2013), La verità di Caravaggio (2014).