Description
Dalla fine del Medioevo la Repubblica di Venezia è chiamata a gestire un ateneo di fama e tradizioni consolidate, a predisporre un minimo di regolamentazione per le scuole sorte in laguna, a stabilire un modus vivendi con gli ordini religiosi «insegnanti», ad assistere alla diffusione della cultura umanistica, alla moltiplicazione delle accademie e dei nuovi luoghi dove circolano le notizie sull’attualità politica veneziana, italiana e internazionale.
Quest’offerta non è pianificata, ma è, comunque, sorretta da una politica che incentiva, coordina, regolamenta, reprime e tollera. Politica, dunque, di una formazione di cui lo stato non ha il monopolio, ma che la Repubblica può e deve indirizzare e controllare. La politica stessa, del resto, presuppone una formazione tanto per coloro che sono chiamati a formularla e gestirla per appartenenza a un ceto, quanto per coloro che con la politica debbono quotidianamente interagire.
I saggi raccolti prendono in esame alcuni segmenti della società veneziana: dal patriziato governante alle élites delle città di Terraferma, ai mercanti – che, oltre a imparare i rudimenti del mestiere, devono dialogare con uffici e istituzioni veneziani – ai burocrati della Cancelleria ducale, che a Venezia si sono formati per servire la politica.
Biographical notes
Antonio Conzato è dottore di ricerca in Storia sociale europea. Dopo i suoi studi sulla nobiltà friulana, si è occupato di relazioni internazionali e di formazione della politica estera presso le corti principesche e le repubbliche aristocratiche in Età moderna. Fra le sue pubblicazioni: Dai castelli alle corti. Castellani friulani tra gli Asburgo e Venezia 1545-1620 (Verona 2005).