Description
Partendo da una personale esperienza didattica, l’Autore utilizza alcune metafore indicate dagli studenti per richiamare immagini e convinzioni mentali su cosa il loro corpo è, debba o possa essere, per portare un contributo critico su questioni che si reputano urgenti tra quanti desiderano interrogarsi sulla costruzione di una identità professionale all’interno delle Scienze del movimento e dello sport. Restituire centralità pedagogica al corpo non significa infatti solo addentrarsi nell’ambito del-l’educazione sportiva o dell’attività motoria intesa in senso addestrativo, ma riflettere su tematiche inerenti la costruzione dell’identità personale, la dimensione della socializzazione, i significati che riveste nella nostra società l’idea di un corpo “in declino”, nonché su quei luoghi fisici nei quali la corporeità si trova reclusa.