Petrolio e sangue

Chi ha ucciso Enrico Mattei
Editore:
Anno:
2012
ISBN:
9788861904132
DRM:
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Descrizione

L’aereo di Enrico Mattei, padre e presidente dell’Eni, esplode nel cielo di Bascapè, in provincia di Pavia. È la sera del 27 ottobre 1962 e il «corsaro del petrolio» è di ritorno da un misterioso viaggio in Sicilia. Con lui, l’ex partigiano che usa i partiti «come taxi», muore la rivoluzione impossibile dell’autonomia energetica italiana. Ma quello che per anni è stato definito un incidente è stato un attentato e, per chi ha indagato per ultimo, un «complotto tutto italiano» cui si mischiano complicità istituzionali e depistaggi. Petrolio e sangue. Chi ha ucciso Enrico Mattei riprende il lavoro di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza pubblicato in Profondo nero (Chiarelettere 2009) e ripercorre gli ultimi giorni della vita di Mattei, le trame dei suoi nemici e trent’anni di indagini della magistratura. Alla luce delle motivazioni della sentenza del processo per la scomparsa del giornalista de «L’Ora» Mauro De Mauro, ucciso perché si ostinava a cercare la verità sull’attentato di Bascapè, viene svelato l’unico responsabile, indicato dai giudici, dell’attentato: il senatore democristiano Graziano Verzotto, addetto alle pubbliche relazioni dell’Eni in Sicilia, al centro di relazioni internazionali, mafiose e con i servizi segreti.


Biographical notes

Giuseppe Lo Bianco, cronista di giudiziaria, ha lavorato al giornale “L’Ora” di Palermo e all’agenzia Ansa, ha collaborato con “L’Espresso” e oggi è corrispondente dalla Sicilia per “il Fatto Quotidiano”. È autore di The Truman Boss (con Vincenzo Balli, Castelvecchi 2017) e La Repubblica delle stragi (a cura di Salvatore Borsellino, PaperFIRST 2018), ed è tra i fondatori dell’Associazione Memoria e Futuro.
Sandra Rizza ha imparato il mestiere di giornalista negli stanzoni de “L’Ora” di Palermo, negli anni caldi della guerra di mafia, passando presto alla cronaca nera e giudiziaria. Ha collaborato con “il manifesto” e con “La Stampa”, ed è stata corrispondente dalla Sicilia del settimanale “Panorama” negli anni delle stragi 1992-93. Per un decennio redattrice giudiziaria dell’Ansa di Palermo, oggi collabora con “il Fatto Quotidiano”.


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