Description
Calcutta. Hirenmoy Bose soffre di insonnia e ha un debole per il fuoco. Vive con la sua ragazza al 14 di Banamali Nashkar Lane e gestisce un telefono pubblico aperto 24 ore su 24. Fino al giorno in cui un’aggressione e un incendio gli danno la libertà di tornare a vivere nel pensionato al di là della strada, al 72 di Banamali Nashkar Lane, con
i suoi amici di sempre: Shishir, Gaur, Shibu, Bonoari e l’ineffabile e carismatico Ghanada.
Praga. Manik Basu ha raggiunto la fama come scrittore, ma da cinque anni non riesce più a produrre neanche una riga. Dalla sua India fugge alle pressioni della casa editrice, con cui ha firmato un ricco contratto, rifugiandosi nel paese di Kafka. Ma, scoperto e rinchiuso in una fortezza sotto sorveglianza armata, è costretto a riempire i fogli bianchi che lo accerchiano e consegnare al suo enigmatico editore un nuovo romanzo.
In capitoli che alternano, con tenui connessioni divertenti da scoprire, la storia di Hiren e quella di Manik, il romanzo – ma non saranno piuttosto i romanzi, quello di un autore e quello del suo personaggio? – giunge a un’inaspettata conclusione che incrocia i destini di burattini e burattinai di questa pirotecnica finzione letteraria. Il tutto attraverso pagine pervase da uno humor sottile e surrealista, che invita il lettore a riflettere da un lato sul potere distruttivo delle «delizie terrene» quali l’amore, l’amicizia, il denaro e dall’altro sul rapporto tra la scrittura, la verità, e la verità della scrittura.
Biographical notes
Indrajit Hazra è un giovane e popolare scrittore e
giornalista di New Delhi, dove tiene per l’«Hindustan
Times» una seguitissima rubrica domenicale
intitolata «Red Harring», «Aringa Rossa». Le sue opere sono tradotte e pubblicate anche in Francia.