Description
Un romanzo che, muovendosi nel solco della tradizione mitteleuropea, si svolge tra il 1934 e il 1938 tra Vienna e le montagne del Grossglockner, tra l’assassinio di Dollfuss e l’annessione dell’Austria al Terzo Reich, ed è basato su tre personaggi: un marito, una moglie e un nano.
Inizia con la dolente elaborazione letteraria delle proprie vicende matrimoniali narrata da uno dei protagonista, ormai ottantenne, a un passante, occasionalmente incontrato su di una panchina del lungo lago di Bregenz. Un personaggio chiave che diventerà custode delle storie sentimentali dei due coniugi.
Lui, il marito, è un uomo controverso e tormentato, gelosissimo della sua sposa. Lei, ebrea, è alla scoperta della sua dirompente sessualità. La loro storia è sfaccettata, con pennellate che ricordano la complessità, ma anche la violenza, della pittura cubista. Entrambi sono dominati dai propri demoni e come tali ciechi a quanto si prepara nell’Austria che sta covando il nazismo.
Si tratta di un viaggio nel passato, tra le luci e le ombre del proprio io e dei propri idoli, un passato che riemerge come un fiume carsico in piena, limaccioso e pieno di detriti, che deborda e invade il presente, un passato che non è più un passato, ma solo una dimensione del presente.
Biographical notes
Emilio Jona, poeta, narratore, commediografo, saggista. Tra i suoi libri: di cultura popolare, Cantacronache. Un’avventura politico-musicale degli anni cinquanta (Scriptorium-Paravia, 1995, con M.L. Straniero), di cui fu anche uno dei protagonisti; di poesia, La cattura dello splendore (Scheiwiller. 1998, finalista al premio Viareggio, vincitore del premio Catanzaro, 1999); tra i testi teatrali, Il 29 luglio del 1900. Vita e morte dell’anarchico Gaetano Bresci (Sipario n.321, 1973, con S. Liberovici, premio Riccione 1972); tra i romanzi, Il celeste scolaro (Neri Pozza, 2016), finalista al premio Bottari Lattes, 2016.