Description
Nelle pagine di questo saggio illuminante, il senso del fare memoria acquisisce pieno valore: «Ci rivolgiamo a un passato, per amore del nostro futuro». Con questo avvertimento, che suona già come un insegnamento, l’autore invita a guardare all’anti-mondo della Shoah. Casper, al quale Emmanuel Levinas dedicò uno dei suoi ultimi saggi, Nell’ora delle nazioni, indaga con l’acume che gli è proprio i Carnets de captivité del filosofo ebreo-lituano riuscendo a farne emergere l’elemento cruciale: il fondamento ultimo della nostra umanità sta nel «felice dovere di amare l’altro».
Biographical notes
Bernhard Casper (Trier, 1931), allievo di Bernhard Welte, di cui ha curato le Gesammelte Schriften, è tra i maggiori pensatori del nostro tempo. Professore emerito di Filosofia della religione all’Università di Freiburg im B., autore di una bibliografia sterminata, Casper ha elaborato una filosofia del dialogo come realizzazione del nesso tra essere ed evento. Insignito del dottorato honoris causa all’Institut Catholique di Parigi, Casper è stato proclamato vincitore, l’8 luglio 2012, della prima edizione del «Premio internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente» con il volume: Il pensiero dialogico. Franz Rosenzweig, Ferdinand Ebner e Martin Buber (2009).