Description
Una delle voci più autorevoli del jazz italiano e internazionale ripercorre l’evoluzione artistica e il percorso storico della musica afroamericana, dalle origini ai giorni nostri. Attraverso la sua esperienza di musicista e didatta, Liguori mostra le mille sfaccettature della musica che più di altre ha segnato il xx secolo. Una narrazione avvincente, esposta con ricchezza di particolari ma anche con aneddoti vissuti in prima persona. Come in un romanzo, il libro narra la storia del jazz dall’Africa, dove tutto nasce, a New Orleans, fino alle spinte radicali e rivoluzionarie degli anni Sessanta. Nello stesso tempo, segue l’evoluzione artistica di Liguori con la sua vicenda umana e musicale, che si sviluppa dai «formidabili anni Sessanta» in poi. La radicalità delle posizioni e l’assoluta sincerità nel sostenerle hanno reso Liguori non un semplice testimone ma un protagonista della scena culturale, didattica e musicale, come testimonia il premio della critica discografica ottenuto nel 1978 e l’«Ambrogino d’oro», massima benemerenza civica assegnatagli dal Comune di Milano. Con inarrestabile passione verso un linguaggio musicale che rimane la più importante novità sulle scena musicale dei nostri tempi, il libro narra due storie che si integrano: quella dell’evoluzione del jazz, dalle teorie ai generi, e quella delle esperienze personali dell’autore che nel corso della sua vita artistica ha incontrato i protagonisti italiani e internazionali di questa musica. Concludono il libro i «30 più uno», i dischi più belli della storia del jazz, e le copertine di tutti i dischi di Gaetano Liguori.
Biographical notes
Diplomato in pianoforte e Musica Elettronica ha insegnato pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano dal 1978 al 2016. Fin dagli anni Settanta è protagonista sulla scena della musica italiana, con più di tremila concerti in Italia e all’estero: da Cuba alla Tailandia, dal Nicaragua all’India. Ha registrato, tra dischi e Cd, più di 40 titoli. Ha composto musiche per teatro (con il premio Nobel Dario Fo), balletti, reading, cinema. Ha insegnato all’Università Bocconi, all’Università della Terza Età e in molte Scuole di musica popolare. Ha collaborato, come direttore artistico, ad eventi culturali per il Comune di Milano, il Centro San Fedele e il Conservatorio di Milano e in vari Festival tra cui il Mantova Music Festival. Il suo impegno professionale e umano è attestato da un percorso che lo ha portato dai Centri Sociali ai Gesuiti, dai Festival dell’Unità alla Caritas, dalla Università Statale al Duomo di Milano, dal premio della Critica discografica nel 1978, all’Ambrogino d’Oro, massima benemerenza cittadina, nel 2013.