Description
Le occasioni in cui Gesù è oggetto di affermazioni offensive sono un'opportunità per udire qualcosa di autentico sul suo conto? Rivelano qualche aspetto nuovo del suo ministero? Nei racconti evangelici oltre alle acclamazioni di fede, in cui Gesù riceve dei titoli positivi (maestro, Figlio di Davide, Cristo, Signore, Figlio di Dio), talora vengono curiosamente riportate anche alcune offese esplicite (indemoniato, bestemmiatore, mangione e beone-amico dei pubblicani e dei peccatori, fuori di sé, sobillatore, eretico, falso profeta, trasgressore della Legge, ecc.). Gli evangelisti non hanno avuto remora alcuna nel trascriverle all'interno della narrazione, facendocele sentire in tutta la loro nuda e cruda realtà. Poste sulle labbra degli avversari, queste espressioni graffianti possono contenere, in realtà, alcuni tratti assai originali e significativi di Gesù, anche se formulati, appunto, in modo del tutto negativo: cosa rivelano di Gesù? Scopo della presente "cristologia blasfema" è precisamente quello di restituirne la funzione positiva. Prefazione di Antonio Pitta.