Description
Nell’attuale epoca di mescolanze e conflitti tra popoli si avverte più che mai l’esigenza di richiamarsi alle radici di questa commistione, alla comprensione degli elementi storici, etnici e culturali che sostanziano la civiltà mediterranea. Al di là del paesaggio fisico e delle comuni condizioni sociali e materiali, caratterizzano l’antichissimo crocevia mediterraneo anche, o soprattutto, una serie di eventi e di esperienze che hanno forgiato culture per capire le quali è necessario illuminare il presente con i riflessi del passato. Non si può non tenere conto che ogni singola civiltà che gravita sul bacino mediterraneo ha necessariamente in sé elementi stratificati e assimilati delle diverse regioni che da sempre, relazionandosi in pace o in guerra, vi si affacciano - l’Asia Minore, la regione Balcanica, l’Italia, la Francia, la penisola Iberica, l’Africa settentrionale. Con la conoscenza storica e la valutazione degli elementi culturali diversi, tutti ugualmente fondati e validi, può rendersi più agevole il superamento delle incomprensioni, dei contrasti, delle contrapposizioni, può favorirsi la crescita di civiltà che ha la sua vera base nella molteplicità degli scambi culturali nel senso più ampio.
I saggi qui raccolti ripropongono in un’ottica interdisciplinare spunti di riflessione sulla dinamiche ideologico-religiose, politiche e sociali della complessa area mediterranea, dalle radici storiche all’epoca moderna (C. Consani, E. Fazzini, E. Cianci, M. Trotta, G. Grimaldi, S. Di Franco); sul Mediterraneo come luogo del mito e del richiamo alle origini (N. D’Antuono); sul ruolo culturale e politico della Turchia e sull’utilità e necessità di un proficuo rapporto di conoscenza reciproca tra Occidente e Vicino Oriente (S. Trinchese, A. Pasquino); sulle questioni giuridiche determinate dalla ‘primavera araba’ (C. Sbailò); su questioni più specificamente linguistico-culturali dell’area arabo-islamica, come il radicamento della conoscenza nella Scrittura del Corano (A. Straface), l’attuale situazione socio-politica tunisina riflessa nel genere delle caricature (A. D. Langone), il rapporto tra scrittura e uso delle varianti dialettali nel Maghreb (G. Mion), la tradizione morale e i meccanismi cognitivi rilevabili attraverso le metafore proverbiali (J. Jerbi).
Biographical notes
Elisabetta Fazzini insegna Filologia Germanica presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture moderne dell’Università ‘G. d’Annunzio’ di Chieti-Pescara. Si occupa di diversi aspetti della cultura germanica e di quella tedesca antica.