Description
Il ventunesimo secolo è segnato dall’inesorabile declino della classe media americana. È diffusa nell’opinione pubblica la convinzione che la globalizzazione abbia determinato il crollo della fiducia che, fin dagli anni Quaranta del secolo scorso, gli statunitensi hanno riposto nella possibilità di essere parte della classe media. Sebbene ancora circa la metà degli statunitensi si definisca middle class, le ricerche d’opinione mostrano come sia crescente la percentuale di chi si considera lower class. Rimane però immutata la fetishization of the middle class, ovvero la storica pretesa che ancora oggi, nonostante le enormi disuguaglianze e la povertà che segnano la loro società, gli statunitensi avanzano di essere membri di questa classe, di aspirare non solo alla ricchezza della classe media del secolo scorso, ma anche alla realizzazione dell’ideale di una nazione che, proprio per la sua classe media, si considerava e vuole considerarsi eccezionale. Perché quindi gli statunitensi si riconoscono storicamente come classe media? Questa è la questione di fondo che muove la storia del feticcio presentata in questo libro.
Biographical notes
Matteo Battistini è Professore associato presso l’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. Insegna Storia degli Stati Uniti e Relazioni Internazionali degli Stati Uniti. Nel 2012 ha pubblicato Una Rivoluzione per lo Stato. Thomas Paine e la Rivoluzione americana nel Mondo Atlantico. È stato visiting scholar presso la Columbia University di New York. È membro della redazione di “Ricerche di Storia Politica” e di “USAbroad-Journal of American History and Politics”.