Description
Il desiderio di essere gli uni uguali agli altri quale espressione del conformismo presente nella nostra società ci suggerisce che, a fianco di percorsi di effettiva resilienza, sia in atto un planetario e spontaneo addomesticamento delle persone alle aspettative della comunità di appartenenza. Si tratta di un’operazione che serve a padroneggiare l’incertezza globale e a contrastare l’orrore che si prova nell’essere senza fondamenti e privi di un’identità rocciosa. Tutto tende a essere omologato a uno standard considerato normale, dove normale sta per “comportamento sociale adottato dalla maggioranza delle persone”. Succede così che, senza che sia stato decretato da nessuno né che ci sia stata una coercizione a condividere idee e stili di vita, modelli di identità sessuale e di genere, si produca una certa omologazione dei singoli individui tra loro e tutti insieme alla norma sociale. Cambiano e si standardizzano persino le forme di linguaggio, come se ci fosse un suggeritore sociale forte a indicare un’unica direzione da seguire, verso cui la maggioranza delle persone si dirige prontamente per sentirsi parte di un gruppo sociale dominante.
Biographical notes
Luciano Di Gregorio è psicologo, psicoterapeuta e gruppoanalista. Svolge attività di psicoterapia nella provincia di Siena nonché corsi di formazione per operatori socio-sanitari, e occasionalmente lezioni universitarie, a Firenze. Dal 2004 è socio ordinario della Società Gruppoanalitica Italiana (SGAI) e dal 2014 socio, e ora membro, del Direttivo toscano dell’Associazione Italiana Formatori (AIF). Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: L’ho uccisa io. Psicologia della violenza maschile e analisi del femminicidio (2014), La voglia oscura. Pedofilia e abuso sessuale (2016), La società dei selfie. Narcisismo e sentimento di sé nell’epoca dello smartphone (2017), Oltre il corpo. La condizione transgender e transessuale nella società contemporanea (2019).