Description
Negli anni cruciali del primo dopoguerra la pubblicazionedella conferenza di Max Weber sulla Scienza come professione suscitò inGermania un acceso dibattito. Posti di fronte a un testo che, come sostieneLöwith, esprime con particolare chiarezza la posizione filosofica di Weber, icontemporanei reagirono con forza e non di rado con asprezza. Alle critichemolto nette provenienti tanto dal campo della "fenomenologia deivalori" (è il caso di Scheler, ma anche di Ernst Robert Curtius) quanto daquello della "filosofia della vita" (si pensi al George-Kreis ea Erich von Kahler, ma anche al pedagogista Ernst Krieck), fanno riscontro iprudenti distinguo del rickertiano Jonas Cohn e quelli, di natura diversa, diErnst Troeltsch, mentre l’economista Arthur Salz difende le argomentazioni diWeber ponendole in connessione con la tormentata riflessione storicistica dell’ultimoDilthey. La presente ricerca ricostruisce storicamente i termini della polemica,individuandone il fulcro teorico nel diverso modo di concepire il rapporto frala scienza, la vita e i valori.