Description
Stando a quanto si racconta di san Francesco d’Assisi, pare che egli non avesse nulla a che fare con il bisogno primario di nutrirsi. Eppure anche nella sua vicenda umana è implicato il cibo: pane, focacce e cereali, erbe selvatiche, verdure e ortaggi, i mostaccioli a base di mandorle, miele e mosto d’uva, ma anche uova, formaggi, carne di maiale con i suoi derivati, pollo, pesce bianco o azzurro e pasticcio di gamberi, il suo preferito.
Sono solo alcuni dei cibi che Francesco impiega per sostentare il suo corpo e che sono raccontati negli episodi di questo libro, desunti dalle fonti francescane. Al di là di un’agiografia austera e mistica, Francesco ci appare come un “sano goloso”, un moderato estimatore di buon cibo, che sa apprezzare come dono e segno di letizia e di umile ringraziamento a Dio.
Biographical notes
Pietro Messa, frate minore, è professore di Storia del francescanesimo presso la Pontificia Università Antonianum di Roma. Tra le sue pubblicazioni: Frate Elia da Assisi a Cortona: storia di un passaggio (2005); Le fonti patristiche negli scritti di Francesco di Assisi (2006); Tra vita eremitica e predicazione. Il percorso di Francesco d’Assisi e della sua fraternità (2009).
Giuseppe Cassio, storico dell’arte, ha al suo attivo libri, articoli e saggi apparsi su riviste, cataloghi e pubblicazioni specialistiche nazionali e internazionali. In particolare si segnala: Dai Protomartiri francescani a sant’Antonio di Padova (2011), che ha curato insieme a Luciano Bertazzo.