Description
Un’opera necessaria per comprendere e conoscere una delle menti più geniali della nostra epoca.
Curato da Aura Ghezzi e Alberto Pezzotta, con un testo di Elisabetta Sgarbi, questo libro raccoglie scritti di enrico ghezzi, molti dei quali inediti, che raccontano la sua visione del mondo e dell’arte.
L’acquario di quello che manca assomiglia profondamente al suo autore, ne è lo specchio. A partire dai primi articoli scritti alla fine degli anni settanta fino ai lavori più recenti, il volume presenta interviste, rubriche giornalistiche, idee per spot pubblicitari, scritti d’occasione oltre a documenti ritrovati, insospettabili, forse: poesie, riflessioni, ricordi personali, episodi familiari, lettere private ad amici e compagni, curiosi aneddoti e retroscena sulle scelte che hanno accompagnato e caratterizzato la nascita e l’evoluzione di programmi cult come Blob e fuori orario, come anche il racconto di mille altre invenzioni, idee e proposte, talvolta realizzate altre solo immaginate.
In questo tesoro di materiali non c’è, tuttavia, nulla di casuale. L’acquario di quello che manca è un labirinto in cui è bello perdersi e trovarsi. Un ritratto di più di cinquanta anni di cultura, televisione e cinema, un viaggio in compagnia di Enrico Ghezzi nel suo mondo e nella nostra realtà.
Biographical notes
enrico ghezzi, “apolide toscano”, si occupa di cinema e televisione. Lavora a Raitre dal 1979. Ha curato e inventato cicli di film, le quaranta ore non-stop di La magnifica ossessione (1985), e i programmi Fuori Orario, Schegge, Blob. Ha diretto il palinsesto di Raitre dal 1987 al 1994, il Festival del cinema di Taormina dal 1991 al 1998 e il festival “Il vento del cinema” a Procida dal 2001 al 2009. Tra le sue pubblicazioni, paura e desiderio (1995), cose (mai) dette (1996), Il mezzo è l’aria (1997), stati di cinema festival ossessione (2002). Ha curato il volume di Guy Debord, Opere cinematografiche (2003).