Description
«Questo libro è il distillato di quanto ho da dire, in tarda età, sulla musica, sui musicisti e su questioni relative al mio mestiere» dichiara Alfred Brendel, che, scegliendo la forma dell’abbecedario musicale – da «Accento» a «Zarzuela» –, rivela ancora una volta la sua duplice natura di musicista e acuto saggista, oltre a confermare la sua predilezione per l’aforisma e il frammento. Chi lo conosce sa che nei suoi scritti profonde riflessioni sui problemi dell’interpretazione musicale si alternano a irresistibili aneddoti, considerazioni illuminanti sulla tecnica pianistica a sapide testimonianze sui rapporti ora idilliaci ora burrascosi con direttori d’orchestra e cantanti: e questo vademecum lo conferma.
Qui tutto ruota intorno al pianoforte, «mobile dai denti bianchi e neri» che sotto le mani dell’interprete diviene «luogo di metamorfosi», unico strumento che consenta di «evocare la voce umana nel canto, il timbro di altri strumenti, l’orchestra, l’arcobaleno o l’armonia delle sfere». Gli appassionati troveranno dunque risposte originali agli interrogativi che il testo musicale pone all’interprete, e suggerimenti anche inconsueti sulla costruzione del repertorio e sul significato della fedeltà esecutiva. Nonché illuminanti ritratti dei compositori che hanno accompagnato la vita di Brendel: da Bach a Liszt, passando per Scarlatti, Mozart, Beethoven, Chopin, Schubert, Schumann e Brahms.