Description
Le tecnologie digitali rappresentano una sfida dal punto di vista della loro interpretazione teorica. L’umanità si trova di fronte ad un passaggio storico o il quadro rappresenta l’«evoluzione» di una tendenza che non modifica il senso dei processi? Le trasformaCi sono passaggi della storia in cui si aprono scenari che vanno oltre le generazioni in vita. L’invenzione della scrittura, la messa a punto del metodo scientifico, l’uso dell’elettricità, sono esempi di tali discontinuità che, pur «dirompenti», nell’epoca della loro introduzione non furono percepite come «punti di non ritorno». zioni nella produzione e nel lavoro rappresentano il luogo privilegiato per comprenderne il senso. Il libro affronta il nodo di questo dibattito con un vero e proprio confronto teorico tra letture diverse, e in parte divergenti, delle conseguenti necessità per la politica e l’agire umano. Bellucci descrive il passaggio come epocale da una formazione economico-sociale ad un’altra, una Transizione. Per l’autore è in atto una vera e propria «rottura di civiltà e di senso», come quella che segnò il tragitto dall’era della società agricola a quella della società industriale. I contributi degli altri autori ingaggiano un confronto teorico che rimane aperto e darà al lettore strumenti per maturare la propria idea sul passaggio storico.
Biographical notes
Saggista e pubblicista, è stato presidente del quotidiano «Liberazione», dirigente sindacale e politico. È tra i fondatori di «Net Left». Ha pubblicato E-work. Lavoro, rete e innovazione (2005). Insieme al fisico Marcello Cini ha scritto Lo spettro del capitale. Per una critica dell’economia della conoscenza (2009). Nel 2019 è uscito L’industria dei Sensi.