Description
La spina dorsale che tiene uniti i racconti è costituita da tre fatti: la fantasiosità del linguaggio politico (A Roma che si fa?), la manipolazione al rialzo del cambio tra lira e euro (Tutta colpa dell’euro), la veracità di un parlare sincero (Francobolli per il futuro di una co.co.pro). Le vertebre, a sinistra, sono: una lettera anonima (Loro camminano ancora mano nella mano), lo scoramento di una ragazza messa incinta da un figlio di papà che la lascia sola (Adria Japigia), uno sciopero improvviso (Concerto Jazz); a destra, lo scherzo feroce a un extracomunitario (Ero annoiato e accesi un sigaro di carta di giornale), una signora della borghesia non si riconosce nella Roma di SacroGRA né in quella da La Grande Bellezza (al Cinema) e, infine, saper ascoltare per capire l’altro e non chiudersi (Basta un’orecchia di pasta di pane). Sono storie di gente che vive non solo a Ponte Milvio ma anche di qua e di là dell’antico ponte romano.
GIOVANNI ANGELO SACCO, Dirigente Superiore del Ministero del Tesoro a riposo, vive a Roma e scrive narrativa. Tra la sua bibliografia, oltre ai saggi: Da Bandung a Santiago, I.A.I. Paper 1969 Roma e Crediti speciali per lo sviluppo, CEDAM 1988 Padova, figurano: Una buona figlia in Romanthology, G.Perrone 2006; In pausa pranzo a Milano, selezionato nel concorso Vivi Milano in sessanta righe Corsera 2006; La verità, selezionato nel concorso Parole in Corsa, Trambus 2007 Roma; La seppia gigante pubblicato su Il Blog del Fantareale, 2008 Roma; Indimenticabile quella corsa con la mia Ferrari GTS, finalista al premio Loria 2008 (Carpi) pubblicato in Un comunista e altri racconti, ed. Marcos y Marcos 2008 Milano.