Description
Costantino donò l'impero al papa? I Templari hanno scoperto l'America? Un esercito di spettri fermò i tedeschi durante la prima guerra mondiale? Lo sbarco sulla Luna fu un falso ricostruito negli studi televisivi? È vero che i campi di sterminio non sono mai esistiti? E perché le statue di Cristoforo Colombo vengono abbattute? La storia è sempre stata oggetto di manipolazioni e falsificazioni. Oggi sembra proprio essersi smarrita: aiutiamola a ritrovare la strada.
«Papà, a che serve la storia?»: questa era la domanda che quasi 80 anni fa Marc Bloch poneva all'apertura di Apologia della storia, un libro che ha segnato generazioni di lettori. Oggi, di fronte a un tempo radicalmente diverso dal passato, dove le categorie di continuità tra le generazioni appaiono saltate, la risposta più semplice sembra essere: «a nulla». La storia sembra diventata nient'altro che un racconto suggestivo, da rendere il più possibile spettacolare, intrigante e misterioso. Se poi ci si inventa qualcosa, pazienza, tanto è sempre più arduo distinguere tra fatto e racconto, tra avvenimento e propaganda, tra vita reale e virtual reality. Ma è proprio per questo che la storia serve, anzi è imprescindibile. Il suo metodo critico è fondamentale per riprendere a orientarci, distinguendola da tutto ciò che le somiglia. Un libro sorprendente che restituisce alla storia il ruolo che le compete nella società contemporanea.
Biographical notes
Tommaso di Carpegna Falconieri è professore associato di Storia medievale all'Università di Urbino. Le sue ricerche recenti riguardano l'invenzione del medioevo dopo il medioevo e la sua rappresentazione nella contemporaneità. Tra i suoi libri più noti, Medioevo militante (Einaudi 2011, tradotto in spagnolo, francese e inglese). Per Laterza è autore di L'uomo che si credeva Re di Francia. Una storia medievale (2005, tradotto in inglese, francese e turco).