Description
Tradizionalmente gli psicologi si sono occupati di psiche, mentre il soma è stato esclusivo appannaggio di medici e chirurghi… ma questa distinzione disciplinare, ereditata da una filosofia occidentale di stampo platonico-cartesiano, ha ancora senso oggi? Una clinica che parcellizza il sapere e gli interventi sanitari è ancora in grado di farsi carico delle sempre più articolate esigenze assistenziali e di cura dei nostri pazienti? Sulla base dei più recenti sviluppi delle ricerche in ambito neuroscientifico ed etologico applicate alla relazione terapeutica, questo volume propone al lettore una riflessione epistemologica sull’opportunità di ri-unire l’infranto, ovvero di ridurre la distanza che intercorre tra le discipline sanitarie accomunate dal prefisso “psi-” (Psichiatria, Psicologia e Psicoterapia). Lo scopo del libro è quello di aiutare coloro che si occupano a vario titolo di salute “mentale” (e non solo) a giungere ad una più nitida e multifocale comprensione della tridimensionalità (mente-corpo-cervello) del mondo interno ed esterno dei pazienti di cui si prendono cura.
Biographical notes
Antonio Nettuno è Psicoanalista di Gruppo, Socio Ordinario e docente I.I.P.G. (Istituto Italiano Psicoanalisi di Gruppo), Dirigente Psicologo Resp. U.O. Coordinamento e integrazione ASST-Vimercate. Già Giudice Onorario della Corte d’Appello di Milano. Per Mimesis ha pubblicato in veste di co-autore i volumi: L’animale di gruppo. Etologia e psicoanalisi di gruppo. Riflessioni gruppali da un seminario urbinate (2011); Le forme della distruttività e percorsi di cura (2010); Etnopensieri. Eredita gruppale e trasformazione dell’identità individuale: Scenari urbinati di percorsi formativi e professionali tra clinico e sociale (2008).