Il tavolo del faraone

Autore:
Editore:
Anno:
2018
ISBN:
9788833210032
DRM:
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Description

Pregiudizi e fraintendimenti sono i protagonisti di questo romanzo. 

La bella Deborah Grantham è una giovane donna intelligente e di buon carattere che, per una serie di rovesci finanziari famigliari, aiuta la svampita zia a gestire una casa da gioco, tenendo in particolare il tavolo del faraone, gioco di carte all'epoca molto in voga. Il suo temperamento focoso e passionale la spinge a comportamenti impulsivi e, quando si rende conto della pessima reputazione che, per un equivoco, l'aristocratico Max Ravenscar - uomo facoltoso, arrogante e altrettanto intelligente - si è fatto di lei, decide di sfidarlo senza esclusione di colpi, adottando atteggiamenti sempre più sfrontati e lasciandolo crogiolare nel suo fraintendimento. Due protagonisti degni della migliore Heyer si affrontano in questo libro mettendo in gioco tutta la loro umanità fatta di grandi pregi e indubbi difetti, fino alla tanto attesa e sospirata capitolazione finale. Altrettanto ben descritti sono i personaggi che accompagnano i protagonisti, dal cinico libertino consumato dai troppi vizi ai giovani e ingenui rampolli, uomini e donne, che affrontano la società e le sue ferree regole con passo incerto, reso un po' più sicuro solo dalla spavalderia della giovane età.


Biographical notes

Georgette Heyer nasce a Wimbledon il 16 agosto 1902. È la maggiore dei tre figli di George Heyer, docente di francese al King’s College, e Sylvia Watkins, un’apprezzata musicista. Il padre la incoraggia ad avere un’educazione letteraria il più
possibile ampia e, all’età di diciassette anni, per intrattenere il fratello Boris, malato e costretto a letto, lei comincia a raccontargli delle storie. Da esse nascerà il suo primo romanzo, La falena nera, pubblicato nel 1921 con un buon successo,
ma soprattutto avrà inizio un’attività di scrittrice che s’interromperà solo con la morte di Heyer, il 4 luglio 1974.
Sposatasi nel 1925 – due mesi dopo la morte del padre – con Ronald Rougier, un ingegnere minerario, Heyer segue il marito in Tanzania (allora Tanganica) e poi in Macedonia. È qui che Ronald decide di cambiare lavoro, lasciando sulle spalle della moglie il peso finanziario della famiglia, una situazione che, in pratica, non cambierà più, anche quando, nel 1939, Ronald inizierà una nuova carriera da magistrato. Tutto ciò renderà ancora più necessaria la continua pubblicazione dei romanzi, però mai a scapito della loro efficacia né della loro accuratezza: nel corso degli anni, Heyer si costruirà una sorta di biblioteca con più di mille testi di riferimento sui soggetti più vari: dalla storia d’Inghilterra alle acconciature, dagli elenchi nobiliari alle tabacchiere.
Dopo la guerra – e nonostante le persistenti difficoltà economiche, tra cui un lungo contenzioso con il fisco inglese – Heyer continua a scrivere con la stessa determinazione e con uno stile che ormai è riconosciuto come unico: i suoi cinquantasei romanzi e i numerosi racconti le permetteranno di raggiungere una fama mondiale e richiameranno uno stuolo di ammiratori illustri, da Margaret Drabble ad Anthony Burgess, da Stephen Fry alla regina Elisabetta. E la sua fine intelligenza, la sua incredibile abilità nel costruire le trame e nel creare personaggi convincenti conquistano ancora oggi nuovi lettori.

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