Description
Il mondo sta cambiando, e alla sua evoluzione stanno dando un contributo decisivo le Donne Alfa: milioni di professioniste, dirigenti, imprenditrici che hanno fatto studi di qualità, abbracciando carriere di prestigio un tempo riservate ai loro padri e ai loro mariti. Hanno perso tardi la verginità, scegliendo di sposarsi con uomini del loro valore; hanno avuto meno figli e in età più avanzata delle loro amiche; e guadagnano quanto gli uomini più bravi, e tre volte le altre donne. Dietro questa avanzata ci sono fenomeni decisivi degli ultimi decenni, dall’introduzione della pillola all’apertura delle migliori università e delle grandi aziende alle candidature femminili, ma anche la decisione delle donne più dotate di riservare alla loro realizzazione l’investimento che un tempo dedicavano alla famiglia. Alison Wolf descrive le conseguenze dell’avvento delle Donne Alfa, spiega perché le donne avvocato portano ancora i tacchi a spillo, come è cambiata la loro vita sessuale e perché i loro compagni svolgano più lavoro domestico di quanto essi stessi non pensino. Ma il libro non si limita a celebrare il successo: per ogni donna che riesce ce ne sono oggi almeno quattro che hanno lavori poco qualificati e mal retribuiti spesso al servizio delle loro sorelle più fortunate. L’ideale della solidarietà femminile sta perdendo la sua attrattiva: a fare la differenza non è più il sesso ma sono l’istruzione e le opportunità di studio e di lavoro. Fondato su un’ampia messe di dati e ricerche condotte in tutto il mondo, ricco di esperienze appassionanti raccontate in prima persona, Donne Alfa ci mostra il lato femminile del nuovo mondo globalizzato, e illustra le nuove sfide che le donne dovranno combattere per mantenere in equilibrio la vita e il lavoro, gli affetti e le ambizioni.
Biographical notes
Alison Wolf insegna Public Sector Manage-ment presso il King’s College di Londra, dove dirige il centro di ricerca internazionale per le politiche universitarie. Scrive per numerosi quotidiani e conduce la trasmissione Analysis di BBC Radio 4.