Description
Gli animali non-umani provano emozioni? Chiunque conviva o abbia convissuto con un cane, un gatto o un qualsiasi altro animale da compagnia resterebbe stupito di fronte ad una simile domanda, e risponderebbe senza esitazione «ma certo!», citando, ad esempio, le manifestazioni di affetto di Fido quando ritorna a casa, o il suo sguardo supplichevole rivolto alla porta e al guinzaglio quando vuole uscire, e così via, con una sfilza interminabile di esempi. Tuttavia, per molti la questione non è così pacifica: quelle degli animali non-umani – dicono – sono semplici reazioni istintive, dovute all’abitudine e al training, nei confronti di qualcosa che desiderano o che dà loro fastidio o dolore, e non hanno nulla a che fare con le vere emozioni che sono soltanto le nostre, quelle umane. Le emozioni infatti sono moti dell’anima, presuppongono consapevolezza di sé, autocoscienza e un grado di complessità e di sensibilità sconosciuto agli animali di qualunque specie non-umana. Ma anche le emozioni umane non è poi detto che abbiano sempre goduto di una buona stampa, perché sono considerate irrazionali, tali da impedirci di agire per il meglio, in grado di obnubilare il nostro raziocinio e di trascinarci fuori dalla retta via, che è quella del ragionamento, delle decisioni prese con calma, con riflessione. Nel contrasto ragione-emozione la risposta tradizionale va tutta a favore della prima, vista come l’unica vera caratteristica che distingue l’essere umano. Le emozioni rappresentano un po’ il nostro lato profondo, complicato, che conosciamo ancora poco, nonostante l’aiuto della psicologia: come possiamo pensare di attribuirle anche agli animali non-umani?
Biographical notes
Matteo Andreozzi ha conseguito un Ph.D. in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano, dove attualmente collabora in veste di cultore della materia. Si occupa da diversi anni di etica ambientale ed etica animalista.
Silvana Castignone è Professore Emerito presso l’Università degli Studi di Genova. Tra le sue pubblicazioni “I diritti degli animali” (a cura di, Il Mulino, 1984), “Povere bestie” (Marsilio, 1997) e “La questione animale”, Trattato di Biodiritto (con L. Lombardi Vallauri, a cura di, Giuffrè, 2012).
Alma Massaro è dottoranda in Filosofia presso l’Università degli Studi di Genova. È editore associato della rivista “Relations. Beyond Anthropocentrism”, Associate Fellow dell’Oxford Centre for Animal Ethics e presidente e cofondatrice di Minding Animals Italia.