Description
Tiziana Di Ruscio ha vissuto la violenza in un incubo tra vita e speranza, tra disagio e volontà di riscatto. Il riscatto l’ha ottenuto riuscendo a denunciare. E, soprattutto, ha raggiunto una emancipazione, una liberazione morale scrivendo questo libello fondamentale per la sua esistenza.
A corredo della sua testimonianza, l’introduzione di Rita Trinchieri pone in evidenza la legge del 1996 che riconosce per la prima volta la violenza sessuale come reato contro la persona. La prefazione di Laura Tussi e la postfazione di Fabrizio Cracolici denunciano l’atto della violenza sessuale tra le mura domestiche. Conclude il racconto il parere di un’esperta, la psicologa Mizar Specchio.
Le illustrazioni di Giulio Peranzoni, Mauro Biani e Francesca Quintilio rappresentano, in una cornice di verità narrativa, la sconcertante realtà vissuta da moltissime donne.
Biographical notes
Tiziana Di Ruscio, dopo anni di violenza domestica, ha deciso di testimoniare attivamente la propria esperienza e di promuovere azioni di sensibilizzazione, prevenzione e intervento, affinché altre donne possano trovare voce e sostegno per superare il muro del silenzio e procurarsi la forza e il coraggio per ricostruire una vita di dignità e rispetto. Nel 2018 ha dato vita all’associazione Il Nastro Rosa, che ha come obiettivo il contrasto della violenza sulle donne e i bambini.