Description
Quando una mattina il campanello di John Taliabue, professore di letteratura comparata alla New York University, suona insistentemente, né lui né chi legge può immaginare che aprendo la porta si troverà davanti Mark Simonetti, agente dell’Fbi con tanto di tesserino, specializzato in “crimini letterari”. Il crimine letterario che il Bureau non ha mai smesso di investigare riguarda l’infinita scomparsa di J. D. Salinger dalla vita pubblica, e sembra coinvolgere anche una donna misteriosa, Olga Simoneova, presunta spia russa nonché vecchia amica dell’accademico. Taliabue non vorrebbe saperne niente – mal sopporta l’Fbi –, ma qualcosa sa, e per la prima volta si troverà costretto a parlare... La letteratura insegnata e amata dal professore e Il giovane Holden rappresentano l’occasione per analizzare il mito americano nell’epoca di Trump: tra rievocazioni e oblii, intuizioni geniali e false piste, Enrico Deaglio si avvicina alla vita e alla scrittura di J. D. Salinger con intelligenza, curiosità e una rara capacità di racconto. Se la memoria è un sentimento, quella di Deaglio e Taliabue è un sentimento di irrinunciabile avventura.
Biographical notes
Enrico Deaglio (Torino, 1947) da quarant’anni si divide
tra giornali, televisione, libri. Tra questi ultimi ricordiamo: La banalità del bene. Storia di Giorgio Perlasca (Feltrinelli 1991), Raccolto rosso (Feltrinelli 1993), la serie Patria 1967-2020 (ilSaggiatore, Feltrinelli), Storia vera e terribile tra Sicilia e America (Sellerio 2015), La Bomba. Cinquant’anni di Piazza Fontana (Feltrinelli 2019, premio Bagutta). Per Marsilio, nel 2020 ha pubblicato L’ultima moglie di J. D. Salinger. Dal 2012 vive a San Francisco, California.