Description
Il tuo veterinario ha scritto un libro. E anche la moglie del tuo panettiere ha scritto un libro. E ieri sera il benzinaio ti ha guardato strano, quando gli hai detto che lavori in editoria. Stamattina hai scoperto che pure il tuo amministratore di condominio ha scritto un libro; anzi lui ha già pubblicato un libro, ma naturalmente,
dopo il plauso di amici e parenti, ora ha deciso di volerlo “migliorare un po’…”, prima di sottoporlo ai Grandi Gruppi Editoriali, o di candidarsi alla seconda edizione di Masterpiece.
Tutti hanno scritto un libro: un libro che ha bisogno di un editor, e quell’editor sei tu.
In cima a questa scala sociale ci sei infatti tu, piccolo scrivano, che hai scelto di lavorare in editoria, di farti editor, di sacrificare i tuoi anni migliori – dopo studi, magari un master, di certo un lungo
apprendistato di bottega – al culto delle virgole altrui, al fascino dei riscontri, all’altare della “passione per la lettura”. Una fregatura? Uno slalom infinito tra precariato e ricorrenti incubi a base di refusi e strafalcioni d’autore? In un paese in cui tutti scrivono e pochi leggono, Alessandra Selmi ci accompagna in casa editrice, e racconta con humour come si fanno (e spesso si disfano, per renderli migliori) i libri e come sopravvivere alla frase “Che bel lavoro che fai! Quanto ti invidio!”.
Biographical notes
Editor freelance, ghostwriter e scrittrice; recensisce libri e insegna all’Università IULM. Nel 2015 ha pubblicato con Baldini & Castoldi il suo primo noir, La terza (e ultima) vita di Aiace Pardon. Per l’Editrice Bibliografica nel 2014 ha pubblicato E così vuoi lavorare nell’editoria. I dolori di un giovane editor.