Description
A Napoli non spiccavano tra Otto e Novecento grandi personalità letterarie. Ma di buone maestranze non ne mancavano. Il milieu, preso nel suo insieme, era degno di rispetto: Bonghi, Serao, Scarfoglio, Bracco, Del Balzo, Lauria, Torelli, Russo, Scarpetta, i Viviani, Pica… La loro presenza testimoniava i fermenti non quietati di una città la cui storia, la cui vocazione di capitale, pur frustrata dalla recente unificazione, si trasferiva sul piano culturale, e resisteva oltre il processo di marginalizzazione che pure aveva preso l’abbrivio. Non per nulla le istituzioni culturali, da Capodimonte all’Università, conservavano una loro autorevolezza. Né si deve tralasciare l’importanza decisiva che presto assumerà Croce. In ambito creativo fioriva intanto l’avanguardia wagneriana di van Westerhout e compagni del pari che una vivace colonia di pittori e scultori. E alle singole personalità si aggiungeva l’azione innovativa del «Matti-no», della «Tavola rotonda», del «Fortunio», giù fino alla «Diana», oltre che una editoria piccola ma intraprendente. Il presente volume, che raccoglie gli atti del convegno eponimo, svoltosi a Napoli dal 28 novembre al 1˚ dicembre 2001, studia tale quadro con intento unitario, poiché se il quadro appare importante, è proprio per i legami che stringono gli individui. E se esso trascende la letteratura, ed è più latamente culturale, il volume si divide in due parti. Nella prima specialisti di varie discipline illustrano la situazione del proprio dominio di studi: estetica, erudizione e critica, cultura figurativa, cultura musicale, letteratura, drammatica e spettacolo, giornalismo, editoria, pubblicistica. Nella seconda parte, che privilegia la letteratura, pur se non in maniera esclusiva e rigida, si succedono invece indagini su aspetti specifici.