Nel lontano 1962 Rachel Carson denunciava per la prima volta i pericoli dell’eccessivo e sregolato sfruttamento dell’ambiente nel suo lungimirante Primavera silenziosa. Oggi più che mai l’urgenza di una consapevolezza ecologica informa la ricerca umanistica e scientifica a livello globale. Partita dagli studi letterari, l’ecocritica è stata recentemente declinata in un numero sempre maggiore di settori del sapere. In questo volume gli autori propongono originali riflessioni sul rapporto tra cultura, storia e ambiente in un’ottica multidisciplinare. Per indagare cosa ci possa dire di nuovo l’ecocritica sul mondo in cui viviamo, sulle sue rappresentazioni e sul rapporto che con esso intessiamo, il libro rilegge in chiave ambientalista figure come lo scrittore britannico W. Somerset Maugham, lo scienziato ottocentesco Quirico Filopanti, ammirato da Garibaldi, il disaster movie americano, la chanson engagée in Francia, la didattica in Italia e in Europa, nonché l’attuale e la possibile futura giurisprudenza in materia.

Alessandro Clericuzio insegna Lingua e Letteratura inglese e angloamericana all’Università degli Studi di Perugia. Si occupa di cultural studies, teatro, cinema e letteratura del Novecento in chiave comparatistica. È autore di Tennessee Williams and Italy. A Transcultural Perspective (2016) e curatore di Italia e Stati Uniti nella Grande Guerra. Uno sguardo multidisciplinare (2018). È redattore della rivista “Studi Umbri” e collaboratore dell’“Osservatore romano”.

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