Description
La scienza è metodo, la società è opinione: nel solco di questa differenza sono nate le più grandi speranze e le più grandi paure. La ricerca scientifica è dietro tutti i grandi cambiamenti globali degli ultimi decenni, dalle tecnologie digitali ai grandi progressi della medicina, ma la società non sa quasi nulla dei suoi protocolli e della sua deontologia, e questo continua a permettere a personaggi senza scrupoli di proporre soluzioni miracolose, che si rivelano immancabilmente false. Questo libro, combinando le visioni di un ricercatore delle «scienze dure» e di un giornalista-filosofo, esamina per così dire dall’interno questa frattura tra scienza e società; ne mette in luce i presupposti a partire da alcuni casi molto concreti (il «metodo» Stamina, ad esempio, e la vera ricerca sulle staminali), per arrivare al nocciolo della questione: come comunicare un discorso di verità in un mondo sempre più mediatizzato e schiacciato sul presente (e sempre meno informato)? Come far capire che la scienza non elargisce all’istante elisir di lunga vita, ma è un lungo, arduo, accidentato sentiero? La risposta c’è già, e risiede nella scienza stessa: diffonderne e insegnarne i principi significherebbe opporre, a una cultura basata sull’emotività e sulla non verificabilità dei fatti, una cultura della conferma (o della smentita) sperimentale, in un progetto di rinnovamento culturale e civile.
Biographical notes
Armando Massarenti è responsabile del supplemento culturale «Il Sole 24 Ore Domenica». È direttore per Mondadori Università della collana Scienza e filosofia. È autore del manuale per le scuole Penso dunque sono (con Emiliano Di Marco, D’Anna, 2014).
Guanda ha pubblicato Il lancio del nano e altri esercizi di filosofia minima (2006, Premio filosofico Castiglioncello 2007, Premio di
saggistica Città delle rose 2007), Staminalia (2008), Il filosofo tascabile (2009), Dizionario delle idee non comuni (2010, Premio Capalbio
2011), Perché pagare le tangenti è razionale ma non vi conviene (2012) e Istruzioni per rendersi felici (2014, Premio Letterario
Internazionale Nino Martoglio 2014).
Luca Bonfanti, professore di Anatomia veterinaria all’Università di Torino, dal 1992 studia la plasticità del cervello e delle sue cellule staminali. È membro dell’Istituto Nazionale di Neuroscienze (INN) e del Neuroscience Institute of Turin (NIT), ed è tra i cofondatori del progetto neurotransplant, una rete di laboratori per lo studio della riparazione del sistema nervoso. Fa parte del comitato editoriale di alcune riviste scientifiche internazionali, è autore di numerose pubblicazioni specialistiche e di recente ha curato un volume sulla genesi di nuovi neuroni (Postnatal and Adult Neurogenesis, Research Signpost, Trivandrum 2008).