Description
««Un piccolo romanzo bellissimo che non ci si stanca mai di leggere». »
«Elle» - Natalia Aspesi
««Una scelta narrativa perfetta. Memorabile». »
«D la Repubblica» - Tiziano Gianotti
««Poco più di cento pagine, poetiche, dolorose, essenziali, necessarie». »
«Il Fatto Quotidiano» - Carlotta Vissani
«Un piccolo romanzo bellissimo che non ci si stanca mai di leggere.»
Natalia Aspesi, «Elle»
«La verità poetica di una storia rimasta in ombra... un inno all’umanità.»
Cinzia Fiori, «Corriere della Sera»
«Una scelta narrativa perfetta. Memorabile.»
Tiziano Gianotti, «D di la Repubblica»
Una voce forte, corale e ipnotica racconta la vita straordinaria di un gruppo di donne – le cosiddette «spose in fotografia» – partite dal Giappone per andare in sposa agli immigrati giapponesi in America, a cominciare dal loro primo, arduo viaggio collettivo attraverso l’oceano. È su quella nave affollata che le giovani, ignare e piene di speranza, si scambiano le fotografie dei mariti sconosciuti, immaginano insieme il futuro incerto in una terra straniera. Seguirà l’arrivo a San Francisco, la prima notte di nozze, il lavoro sfibrante, la lotta per imparare una nuova lingua e capire una nuova cultura, l’esperienza del parto e della maternità, il devastante arrivo della guerra, con l’attacco di Pearl Harbour e la decisione di Franklin D. Roosevelt di considerare i cittadini americani di origine giapponese come potenziali nemici.
«Elle» - Natalia Aspesi
««Una scelta narrativa perfetta. Memorabile». »
«D la Repubblica» - Tiziano Gianotti
««Poco più di cento pagine, poetiche, dolorose, essenziali, necessarie». »
«Il Fatto Quotidiano» - Carlotta Vissani
«Un piccolo romanzo bellissimo che non ci si stanca mai di leggere.»
Natalia Aspesi, «Elle»
«La verità poetica di una storia rimasta in ombra... un inno all’umanità.»
Cinzia Fiori, «Corriere della Sera»
«Una scelta narrativa perfetta. Memorabile.»
Tiziano Gianotti, «D di la Repubblica»
Una voce forte, corale e ipnotica racconta la vita straordinaria di un gruppo di donne – le cosiddette «spose in fotografia» – partite dal Giappone per andare in sposa agli immigrati giapponesi in America, a cominciare dal loro primo, arduo viaggio collettivo attraverso l’oceano. È su quella nave affollata che le giovani, ignare e piene di speranza, si scambiano le fotografie dei mariti sconosciuti, immaginano insieme il futuro incerto in una terra straniera. Seguirà l’arrivo a San Francisco, la prima notte di nozze, il lavoro sfibrante, la lotta per imparare una nuova lingua e capire una nuova cultura, l’esperienza del parto e della maternità, il devastante arrivo della guerra, con l’attacco di Pearl Harbour e la decisione di Franklin D. Roosevelt di considerare i cittadini americani di origine giapponese come potenziali nemici.
Biographical notes
Julie Otsuka, nata e cresciuta in California, ha pubblicato con Bollati Boringhieri Venivamo tutte per mare (2012 e 2022), finalista al National Book Award 2011 e vincitore del PEN/Faulkner Award for Fiction e del Prix Femina Étranger 2012, e Quando l’imperatore era un Dio (2013 e 2014), vincitore dell’Asian American Literary Award 2003 e dell’American Library Association’s Alex Award. Vive a New York.