Description
La raccolta Navigationi et viaggi curata da Giovanni Battista Ramusio uscì in tre volumi tra il 1550 e il 1559. L’intellettuale e uomo di Stato, amico e corrispondente del Bembo e di uomini di cultura di tutto il mondo noto, conoscitore di lingue antiche e moderne, finì per sovrapporsi o identificarsi con la sua stessa opera. Ma il «Ramusio» è in realtà un’antologia di testi di origine, lingua e cronologia molto diversa; senza contare che accanto ai colti Vespucci e Verrazzano troviamo figure di formazione più modesta come Alvise da Mosto o Giovanni da Empoli.
Questo studio, oltre a restituire individualità a un campione scelto di tali autori, indaga il ruolo di Ramusio come curatore testuale e correttore, il cui sforzo, tutt’altro che velleitario, è teso a garantire decoro linguistico e uniformità stilistica a un’opera che costituisce il testo di riferimento per la geografia europea e mondiale della seconda metà del XVI secolo, eppure sorprendentemente esclusa dal nostro canone letterario.
Prende avvio da questa constatazione l’inquadramento storico-culturale delle Navigationi, cui fa seguito e corollario lo studio della tradizione testuale dei racconti di viaggio scelti nel campione e, infine, l’analisi dettagliata della téchne editoriale ramusiana in campo fonomorfologico, lessicale e sintattico.
Biographical notes
Fabio Romanini è collaboratore dell’Istituto CNR-Opera del Vocabolario Italiano di Firenze, e redattore della rivista «Filologia italiana». Dal 2006 è assegnista di ricerca presso l’Università di Milano Bicocca. Si occupa di testi due-trecenteschi, di letteratura di viaggio cinquecentesca e di poesia del Novecento.