Description
Deleghiamo decisioni e compiti ad agenti artificiali, meccanismi d’apprendimento automatico, procedure algoritmiche, in breve, a sistemi computazionali. Tutto ciò non vuole portarci sulla Luna, rimpiazzare gli esseri umani con legioni di androidi, creare scenari fantascientifici à la Matrix o programmare la Macchina di Person of Interest. Si tratta di una rivoluzione del quotidiano: tanto più profonda, inosservata e diffusa quanto più investe la trama delle nostre abitudini e forme di vita. Come tutte le grandi rivoluzioni si radica nelle pratiche correnti. È a tale livello che i suoi effetti devono essere studiati e valutati secondo una precisa linea d’indagine: il potere computazionale, che l’alimenta, si esercita adattando il mondo e la sua rappresentazione al modo di funzionamento delle tecnologie digitali dell’informazione e della comunicazione. Così facendo, aspira a governare la società con la produzione di specifiche e nuove forme del sapere.
Biographical notes
Massimo Durante è professore associato di Filosofia del diritto e Informatica giuridica presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, dove è coordinatore dell’unità di ricerca del Dottorato internazionale “Law, Science and Technology”. I suoi studi investono temi e problemi della governance del digitale da una prospettiva etica, giuridica ed epistemologica.