Description
«Quando si è orfani, lo si è per sempre. Lo si è in tutti i legami, a tutte le età, in ogni stagione.» Antoine, protagonista e voce narrante di questo romanzo, ripercorre ormai anziano la propria esistenza, scandita da tre date e segnata fin dal principio da una tragedia. Ha solo nove anni quando, in un pomeriggio di fine primavera del 1944, i soldati tedeschi distruggono durante un’azione di rappresaglia il villaggio francese dove Antoine vive, Oradour-sur-Glane. Scampato al massacro perché ha disobbedito a sua madre uscendo dal paese con un compagno di giochi, Antoine da un giorno all’altro rimane orfano. Adottato dagli aristocratici Hautlevent, genitori del compagno Jacques, Antoine cresce solo ma forte, riuscendo a diventare un adulto, un marito e un padre. Fino alla seconda fatidica data che scandisce la sua esistenza: l’anno è il 1974 e, dopo la morte improvvisa della moglie, Antoine deve reggere anche l’atroce notizia della grave malattia che ha colpito l’amatissima figlia Elisa. Altri potrebbero rimanere annientati da simili prove, Antoine però è un combattente, un sopravvissuto, e da allora lotterà senza tregua, per sé e per la propria figlia, non permettendo a niente e a nessuno di trovarlo fragile, mai più. Ma la vita di Antoine ha ancora tanto in serbo per lui. Una rivelazione inattesa, su una persona che ha molto amato, e un’ultima data: la sera d’autunno in cui Giulia, tremante di freddo, bussa alla sua porta...
Biographical notes
EMMANUELLE DE VILLEPIN è nata in
Francia nel 1959. Giovanissima si è trasferita
a Ginevra, dove si è poi laureata
in legge, e quindi a New York. Dal 1988
vive stabilmente a Milano con il marito e
le tre figlie. Dal 2006 è vicepresidente
della fondazione Dynamo e dal 2011 è
presidente dell’Associazione Amici di
TOG (Together To Go), un Centro di
eccellenza dedicato alla riabilitazione di
bambini colpiti da patologie neurologiche
complesse. Presso Longanesi ha
pubblicato i romanzi Tempo di fuga
(2006), La ragazza che non voleva morire
(2008, Premio Fenice Europa 2009),
La vita che scorre (2013, Premio Rapallo
Carige 2014) e La parte del diavolo
(2016). Con Skira, nel 2010, la fiaba La
notte di Mattia (illustrata dalle fotografie
della figlia, Neige De Benedetti).
È autrice del libretto del balletto Madina,
tratto da La ragazza che non voleva
morire, su musiche del compositore Fabio
Vacchi (debutto al Teatro alla Scala
nel marzo 2020), con la partecipazione
di Roberto Bolle.
Francia nel 1959. Giovanissima si è trasferita
a Ginevra, dove si è poi laureata
in legge, e quindi a New York. Dal 1988
vive stabilmente a Milano con il marito e
le tre figlie. Dal 2006 è vicepresidente
della fondazione Dynamo e dal 2011 è
presidente dell’Associazione Amici di
TOG (Together To Go), un Centro di
eccellenza dedicato alla riabilitazione di
bambini colpiti da patologie neurologiche
complesse. Presso Longanesi ha
pubblicato i romanzi Tempo di fuga
(2006), La ragazza che non voleva morire
(2008, Premio Fenice Europa 2009),
La vita che scorre (2013, Premio Rapallo
Carige 2014) e La parte del diavolo
(2016). Con Skira, nel 2010, la fiaba La
notte di Mattia (illustrata dalle fotografie
della figlia, Neige De Benedetti).
È autrice del libretto del balletto Madina,
tratto da La ragazza che non voleva
morire, su musiche del compositore Fabio
Vacchi (debutto al Teatro alla Scala
nel marzo 2020), con la partecipazione
di Roberto Bolle.