Description
Guardare al teatro di Pirandello, dalla prospettiva critica del finale, riserva davvero molte sorprese. L’invenzione dell’epilogo a fine Ottocento può rinviare così alla fin de siècle, mentre la mancata conclusione dei Sei personaggi in cerca d’autore a una drammaturgia circolare. Fra enigmi, parabole, sogni e misteri, molti suoi finali acquistano il significato di emblemi di un’epoca, come tutti i finali che si rispettino. Accanto a questo percorso, il libro rintraccia altri finali, impossibili o mancati, e quasi in un dialogo ideale con lo scrittore gli sussurra: è un vero peccato, signor Pirandello, che Lei ci abbia lasciati orfani di due finali veramente epocali, ma noi li abbiamo “scoperti” e posti accanto agli altri, l’epilogo, l’enigma, il finale circolare...
Biographical notes
Beatrice Alfonzetti insegna letteratura italiana alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università «La Sapienza» di Roma. È autrice di numerosi saggi e libri, fra i quali: Il trionfo dello specchio. Le poetiche teatrali di Pirandello (1984), Il corpo di Cesare. Percorsi di una catastrofe nella tragedia del Settecento (1989), Drammaturgia della fine. Da Eschilo a Pasolini (2008) e Dramma e storia da Trissino a Pellico (2013). Fa parte della Commissione per l’Edizione nazionale dell’Opera omnia di Pirandello.