Description
Si può essere artigiani e al tempo stesso veri e propri Romani? Viene spontaneo porsi una simile domanda, considerando il disprezzo ostentato dall'«intellighenzia» romana per tutto ciò che abbia a che fare con l'attività artigianale e con ogni forma di lavoro salariato. Secondo Cicerone, «la bottega artigianale non si concilia affatto con la condizione di uomo libero» (nec quicquam ingenuum habere potest officina) e «tutti gli artigiani praticano un basso mestiere» (opifices omnes in sordida arte versantur). Per Seneca, i compiti dell'artigiano sono «vili» e «volgari»: «non hanno niente a che fare con le vere qualità dell'uomo» (ad virtutem non pertinent).Acquista l'ebook e continua a leggere!
Biographical notes
Filippo Gonnelli svolge attualmente attività didattica e di ricerca presso l'Università «La Sapienza» di Roma.