Description
IO Donna - Giulia Borgese
«È uno spassoso ritratto di famiglia, quello raccontato da Claudia de Lillo... Episodi di vita quotidiana raccontati con brio e ironia, e in cui quasi ogni donna che lavora e che abbia figli piccoli si può agevolmente riconoscere.»
Avvenire - Daniela Pozzoli
«La forza di Claudia de Lillo sta nel tono ironico, nella scrittura scorrevole e nell'approccio realistico, lontano dalla retorica della maternità angelicata ma anche dal tono sprezzante di chi sconsiglia di avere bambini. »
Left - Sofia Basso
«Le vuoi bene dalle prime righe. Perché ti riconosci e tutto quello che scrive lo hai provato almeno una volta. Perché lo racconta senza trascurare nulla, esausta, ma col sorriso sulle labbra.»
Gioia
PER LA PRIMA VOLTA IN UN SOLO VOLUME
I DUE LIBRI CHE HANNO SEGNATO L’INIZIO DI UN FENOMENO
(E LA NASCITA DI UNA SCRITTRICE).
Lei è una giornalista finanziaria. Ha due hobbit di sesso maschile. Il più grande ha quattro anni, ama le donne, il cioccolato e Il Signore degli Anelli. Da grande farà il cavaliere Jedi. Il più piccolo ama le papere e le scarpe. Ha gli occhi tondi, come il protagonista di un fumetto giapponese. Lei ha un marito part-time, barese e comunista, che passa buona parte del suo tempo a Londra…
Cominciava così la presentazione di Nonsolomamma, il libro che Claudia de Lillo aveva ricavato dal suo omonimo blog. Di cose, poi, a partire dal successo clamoroso, del blog e del libro, ne sono successe parecchie (e se ne può avere un’idea dalla nota biografica sull’altra aletta), ma quei testi hanno conservato, intatta, la loro freschezza: storie di vita, di famiglia, di casa e di viaggio, di relazioni, di gioie e disperazioni, di piccoli passi e grandi scoperte. Sempre raccontate con ironia, leggerezza e comprensione. Quelle storie – qui ripresentate senza modifiche, insieme a quelle del libro successivo, Nonsolodue – raggiunsero il cuore del pubblico e furono l’atto di nascita di una vera e propria moda, quella delle mamme-blogger, ma anche, e soprattutto, quello di una scrittrice. Le rileggiamo ancora oggi, col sorriso sulle labbra, contenti che grazie alla letteratura ci sia sempre un’elasti-mamma… coi capelli a carciofo e un cronico senso di colpa.