Description
Da diversi anni si sente parlare di mediologia e di approcci mediologici allo studio della realtà. Ma che cos’è la mediologia? Quali sono i riferimenti condivisi dagli studiosi del campo? Quali gli autori e i testi che vengono utilizzati? Simmel, Lukács, Warburg, Arnheim, Benjamin, Horkheimer e Adorno, Innis, Katz e Lazarsfeld, Barthes, Heidegger, Habermas, McLuhan, Morin, Havelock, Baudrillard, Williams, Meyrowitz sono autori di varia provenienza le cui opere vanno a formare un vero e proprio canone della mediologia, disciplina che intende i media come un terreno di studio privilegiato per la comprensione della società e dei suoi mutamenti. Cosa unisce le ricerche classiche sull’influenza personale con il passaparola in rete? Cosa può dirci Benjamin sulle pratiche di remixing digitale? Quanto aiuta l’Atlas di Warburg a capire il funzionamento delle immagini contemporanee? Diciannove testi classici, con lunga tradizione e storia d’uso nella ricerca, sono qui introdotti da sintetiche schede di presentazione e poi recensiti “come se uscissero oggi”, confrontati con le problematiche attuali, fatti dialogare con la bibliografia e le teorie contemporanee. Integrando le prospettive di ricerca tradizionali con quelle più recenti, il volume fornisce una “cassetta degli attrezzi” mediologica di base e raccoglie un ventaglio di strumenti di lavoro utile per chi intende studiare e ragionare su media e comunicazione. Quali sono i classici della mediologia? Quali sono i suoi strumenti?Diciannove docenti e ricercatori italiani e stranieri, studiosi di media e comunicazione, recensiscono altrettanti classici del pensiero mediologico. Il volume delinea un canone della disciplina e una riflessione sui suoi strumenti di lavoro, utilizzati nell’analisi di problematiche contemporanee ed alla luce della bibliografia più recente.