Description
La Lettura - Corriere della Sera - Marcello Flores
«Magnifico. Suscita sdegno e compassione. E non si vorrebbe mai finirlo.»
The Times
«Eccezionale. Ci sono l'intrigo, la verve e la densità di un thriller.»
The Guardian
«Un libro senza precedenti. Dovrebbe essere letto ovunque.»
Bernard-Henri Lévy
«Un'impresa formidabile... un viaggio profondamente personale alle origini del genocidio e dei crimini contro l'umanità.»
John le Carré
Norimberga: il più grande processo del Novecento raccontato attraverso i suoi sconosciuti e drammatici retroscena
Nel 2010, per tenere una conferenza sui crimini di massa e sul processo di Norimberga, l’avvocato e accademico britannico Philippe Sands arriva a Leopoli, una città densa di storia che oggi in ucraino si chiama L’viv. Ai tempi dell’Impero austroungarico, quando la stessa città si chiamava Lemberg, vi nacque il nonno materno di Sands, Leon Buchholz, che ha sempre coperto di silenzio il suo passato di ebreo sopravvissuto alle persecuzioni naziste. Parte da qui la ricerca narrata in questo libro: dalla spinta a colmare il vuoto nella storia di famiglia e insieme dal desiderio di ripercorrere i retroscena – storici, politici, giuridici, filosofici – del processo che rinnovò il diritto internazionale e pose le basi del movimento per i diritti umani. E, se le vicende private di Leon Buchholz e della sua famiglia si fanno emblematiche della tragedia di un popolo, a queste si intrecciano la vita e il lavoro dei due giuristi che studiarono alla stessa università, quella di Leopoli, pur senza mai incontrarsi e che elaborarono i due concetti giuridici su cui costruire l’accusa a Norimberga: quello di «genocidio» e quello di «crimini contro l’umanità». E Norimberga, il luogo verso il quale convergono tutte le storie qui raccontate da Sands, diventerà il teatro in cui le due categorie verranno fortemente dibattute e in cui compariranno per l’ultima volta i grandi criminali nazisti. Fra questi, figura di spicco sarà un’altra straordinaria mente giuridica: Hans Frank, governatore nazista del territorio di cui Lemberg era parte, un uomo che mise le sue capacità al servizio di Hitler e dell’Olocausto e che infine fu condannato a morte.