Description
Lev Semënovič Vygotskij è noto per aver gettato le fondamenta della “psicologia storico-culturale” che offre una concettualizzazione dell’apprendimento umano produttivo ed efficace e quindi imprescindibile strumento di conoscenza del mondo dell’educazione e dell’istruzione.
La Teoria delle emozioni è un affascinante e dettagliato viaggio nel tempo e nel mondo che ci guida attraverso numerosi studi e teorie in un vasto ventaglio di approcci che spaziano dal fisiologico al filosofico, senza mai tralasciare la solida impostazione psicologica che caratterizza tutto il lavoro di Vygotskij. Attraverso la lettura di questi venti capitoli è possibile percorrere un viaggio, storico e teorico, che consente di fermarci in diverse epoche della scienza e ci concede l’opportunità di trovare, spesso con dovizia di dettagli, i nomi di gran parte degli studiosi e dei personaggi storici che hanno affrontato il tema elusivo ma imprescindibile delle emozioni.
Il libro è corredato da una preziosa Introduzione di Maria Serena Veggetti, una delle più importanti studiose del pensiero di Vygotskij.
Biographical notes
Lev Semënovič Vygotskij nasce il 5 novembre 1896 a Orša da una famiglia di ebrei benestanti. Si diploma al Ginnasio di Gomel e nel 1913 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università statale di Mosca dove si laurea nel 1917. Dal 1915 al 1927 si occupa principalmente di critica letteraria e psicologia dell’arte e inizia a interessarsi all’applicazione della psicologia nell’educazione. Appartenenti a questo periodo le opere La tragedia di Amleto (1916) e Psicologia dell’arte (1925). Insieme alla moglie Roza Smechova si trasferisce a Mosca per lavorare all’Istituto di Psicologia dove conosce Aleksej Leont’ev e Aleksandr Lurija. Dal 1928 al 1931 Vygotskij affronta il problema della “storicità delle funzioni psichiche” attraverso una fitta serie di analisi critiche sulle teorie fisiologiche e psicologiche del tempo. Dal 1932 al 1934 si occupa di varie tematiche di psicologia, in particolare delle emozioni, producendo una monografia pubblicata solo nel 1982: Teoria delle emozioni. Muore di tubercolosi l’11 giugno 1934. Tra le più importanti opere pubblicate postume: Pensiero e linguaggio (1934), considerato il suo capolavoro.