La vita come danza, l’arte come verità oltre le parole. “Signore e Signori si va in scena con un balletto senza voce e musica” con unici mezzi di interpretazione il movimento ed il cuore. Una poesia “a programma scritta per l’orchestra dell’esistenza.

Sono nato a Roma, il 24 dicembre 1999. Quando avevo sei anni, mia madre mi propose di iscrivermi ad un corso di tastiera, preparativo per il pianoforte. Fiorì la prima passione della mia vita: la musica classica. Da fanciullo, abbandonai le sonate e mi cominciai a dedicare alla composizione, cimentandomi in studi musicali autodidattici, tanto da volermi iscrivere al Conservatorio. Il mio sogno era diventare un direttore d’orchestra. Ancora è vivo in me il ricordo di quando mi chiudevo in bagno con lo stereo e una pila di cd delle ouverture operistiche di Mozart e delle sinfonie di Beethoven: mi mettevo davanti allo specchio e fingevo di dirigere. Uscivo dal bagno grondante di sudore. Cionondimeno, quella passione fu stroncata, per ironia della sorte, dal passaggio del Conservatorio a istituto universitario. Dovetti quindi iscrivermi al Liceo Ginnasio Statale Orazio. Terminati gli studi, la passione per la musica era ormai stata sconvolta da una violenta turba di vicende adolescenziali, tali da portarmi a preferire la scrittura alla composizione. Attualmente, studio Giurisprudenza presso l’Università di Roma La Sapienza.