Description
La musica, con le infinite emozioni e i ricordi che suscita, è un terreno elettivo per l’autobiografia, in ragione delle sue sfumature di senso, delle sue ambiguità simboliche e della sua possibilità di offrirsi all’interpretazione e alla scoperta di molteplici significati. La musica è luogo di riflessione e di autoconoscenza, porta d’accesso alla memoria e alla narrazione di sé. È con noi in tutti i momenti, nelle svolte della vita e accompagna la nostra crescita affettiva e cognitiva. L’esperienza musicale ci offre così delle pietre miliari nel percorso di scrittura della nostra autobiografia, ma è anche possibile immaginare una vera e propria autobiografia musicale in cui raccontare la nostra stessa vita attraverso le esperienze e i vissuti che hanno avuto al centro la musica. L’autobiografia musicale può essere anche un’occasione per immaginare una musicologia che nasca dai soggetti, uomini e donne, che ogni giorno vivono e si appassionano alla musica.
Biographical notes
Maurizio Disoteo è impegnato dagli anni Novanta nella ricerca autobiografica-musicale, interesse che ha sempre coltivato nel suo lavoro in Italia e all’estero. È stato insegnante nella scuola secondaria, docente presso la Scuola Europea di Bruxelles e nei conservatori di Lille e Mons. Ha inoltre collaborato con università italiane (Milano e Bologna) e straniere (Bruxelles) ed è stato guest professor di Educazione Musicale Interculturale presso le Università di Valencia e del Maryland. Insegna Antropologia della musica e Semiologia della musica presso il Centro Artiterapie di Lecco. Fa parte del Comitato scientifico del Centro Studi Maurizio Di Benedetto e della redazione di Musicheria. net. Tra le sue pubblicazioni: Antropologia della musica per educatori (2001), Specchi sonori, identità e autobiografie musicali (2002, con Mario Piatti), Il suono della vita (2003), Educazione Musicale Interculturale (2014), Musica e nazismo (2014).