La popolazione di Woking non crede ai propri occhi quando scopre, in mezzo a un campo, un enorme cilindro metallico. Che sia il risultato della meteora del giorno precedente, un dono dal cielo? Quando però l’oggetto si apre e ne escono creature simili a piovre ma grandi come orsi, armate di raggi di calore capaci di polverizzare una persona in pochi istanti, è chiaro che si tratti invece di invasione. Presto al primo cilindro se ne aggiungono altri, e a essi imponenti macchine da combattimento a tre gambe, ciascuna armata con un raggio termico e un velenosissimo fumo nero. Nonostante i tentativi di contenere la situazione da parte dell’esercito inglese, è presto evidente che l’unico modo per sopravvivere a questi alieni provenienti da Marte è la fuga. Ma la vita sulla Terra è davvero condannata? O la resilienza tipica della specie umana può ancora avere la meglio sull’instancabile invasore? Pubblicato nel 1897, da allora La guerra dei mondi non ha mai cessato, grazie al suo stile incalzante e quasi documentaristico, di colpire la fantasia dei lettori – e degli ascoltatori, che confusero l’audiodramma adattato da Orson Welles per la Bbc per un vero notiziario, lasciandosi andare al panico. Visione senza tempo di un mondo capovolto e aspra critica al colonialismo più spregiudicato, è stato adattato ripetutamente per il cinema e la televisione e l’idea centrale del romanzo di un’umanità sotto scacco alieno continua ancora oggi a ispirare le più diverse imitazioni.